Blocchi colorati
Psicologia

Ma i colori influenzano i nostri acquisti?

Oggi siamo portati a dare per scontato un dettaglio fondamentale della nostra vita: i colori.

Un dettaglio che oggi si tende a dare per scontato ma che assume un’importanza cruciale nell’orientare le nostre scelte.

Il colore è un elemento fondamentale nella strategia di marketing.

Spesso il marketing viene banalizzato e ridotto a una mera scienza finalizzata alle vendite. Come tutte le semplificazioni tale affermazione risulta estremamente riduttiva, è un po’ come descrivere un viaggio indicando solo la destinazione.

Deve quindi riuscire a comunicare con lui attirando la sua attenzione. Il colore è uno strumento essenziale per riuscire a farsi notare e quindi conoscere e riconoscere… Ma in che modo il colore influenza le vendite?

Colori e conversioni

Lo stimolo visivo è il primo e fondamentale aspetto sensoriale che ci orienta nella scelta. L’utilizzo del colore aumenta dell’80% il riconoscimento del brand. Ma i colori non hanno un significato universale: ogni cultura associa a ciascuna tonalità cromatica diverse proprietà.

Ciascuno dei colori più diffusi ha delle proprie caratteristiche che vengono riconosciute da tutti gli appartenenti a una determinata cultura. Non sono universali perché non sono caratteristiche innate, ma sono divenute convenzionali grazie ai vissuti condivisi dei gruppi umani.

Fonte: coschedule.com

Ad esempio, nella società occidentale i principali colori si vedono riconosciutequeste peculiarità:

  • Giallo: ottimistico e giovanile, viene usato spesso per attirare l’attenzione nelle vetrine;
  • Rosso: trasmette energia e urgenza, è spesso associato alle vendite promozionali;
  • Blu: trasmette un senso di sicurezza e fiducia, molto utilizzato da banche ed aziende che vogliono dare una visione di sé rassicurante;
  • Verde: associato alla natura e quindi alla salute, viene spesso adoperato per farci rilassare;
  • Arancione: è un colore aggressivo, ideale per le call to action e per invitare all’acquisto;
  • Rosa: romantico e femminile, viene usato per caratterizzare prodotti destinati a un pubblico femminile;
  • Nero: tonalità potente ed elegante, viene usata per i prodotti luxury;
  • Viola: viene utilizzato per calmare e rilassare, spesso nei prodotti di bellezza e contro l’invecchiamento.

I colori possono poi evocare determinati tipi di comportamento d’acquisto. Rosso, arancione, nero e il blu reale sono colori più adatti all’acquisto d’impulso: per questo li troviamo spesso nei fast food, negli outlet e nelle vendite promozionali. Il blu navy e le tonalità tra il blu e il verde sono associate a un acquisto basato sul risparmio: sono largamente utilizzati da banche e grandi magazzini. Tonalità come il rosa e il celeste sono più adatte a un acquirente tradizionale: spesso sono utilizzati nel settore dell’abbigliamento.

Il colore di un logo o di un sito internet possono influenzare le nostre emozioni e i nostri stati d’animo. E per questo le aziende scelgono dei colori per la loro immagine aziendale che siano coerenti con la propria attività e le caratteristiche di posizionamento che si prefiggono.

La scelta dei colori ci guida quindi nel comunicare l’essenza del brand e ci aiuta a targetizzare le persone che possono essere maggiormente interessanti per la nostra strategia. Oltre agli aspetti culturali, anche il sesso influenza la percezione dei colori: gli uomini apprezzano diverse tonalità cromatiche rispetto alle donne e queste disprezzano colori differenti.

Le donne prediligono il blu, il viola e il verde. Non gradiscono l’arancione, il marrone e il grigio.

Gli uomini invece amano il nero anziché il viola che, a differenza di ciò che accade nelle donne, è tra i colori meno gettonati. Un bottone viola con una call to action può quindi portare a differenti tassi di conversione nei due sessi.

Di che colore è il mio business?

Per scegliere la giusta tonalità per il proprio business ci si può aiutare con gli studi di marketing sull’argomento: esiste una consistente letteratura scientifica al riguardo e ci si può fare un’idea in base alle caratteristiche della propria attività.

Ovviamente uniformarsi al colore di un competitor non è una scelta molto saggia perché oltre a sembrare dei cloni, non è detto che il messaggio che vogliamo trasmettere sia lo stesso o che il pubblico sia identico. Differenziarsi è quasi sempre la strategia migliore!

Fonti:

Ashton Hauff, The Know It All Guide To Color Psychology In Marketing + The Best Hex Chart

Rocco Iannalfo, “Come la psicologia e la percezione dei colori influenzano gli acquisti”

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